Sorelle Ministre
della
Carità di
San Vincenzo
de’ Paoli


Via A. Canobio, 11

28100 Novara

Telefono:

+39 0321 623781

Il servizio ai poveri che viene svolto nella comunità di Novara dalla Sorelle e da alcuni volontari è una piccola goccia in risposta all’enorme crescita della situazione di povertà. Infatti molte persone sono cadute in questa situazione aggiungendosi alla fascia di poveri già esistente perché “i poveri li avrete sempre” ed è proprio così. La congiuntura economica e sociale e il forte flusso migratorio hanno incrementato non solo il numero delle persone in difficoltà ma anche la varietà delle situazioni di povertà che giungono a volte fino alla miseria.
La risposta che si cerca di dare è nata dalle richieste stesse di chi suona alla porta, c’è chi chiede un piatto caldo per mangiare e chi chiede un po’ di spesa per affrontare la settimana. La risposta a chi chiedeva una cena è sempre stata una caratteristica delle nostre sorelle fin dal nascere della Congregazione, ma oggi questo è divenuto una vero e proprio servizio. Ogni sera vengono offerti dai 50 agli 80 pasti caldi, soprattutto a uomini una buona parte dei quali immigrati senza ufficialità. Spesso sono giovani che inseguono un sogno o una promessa e che si ritrovano per strada.
Alcuni anni fa uno dei nostri utenti è morto assiderato nella notte, da allora cerchiamo di distribuire anche coperte, sciarpe, guanti, calze e scarpe facendo la raccolta dei vesti e delle coperte che ci vengono dati.
A volte alcuni chiedono soldi per il biglietto di ritorno a casa o per qualche cura medica particolare allora cerchiamo se riusciamo di corrispondere alle richieste che sono nelle nostre possibilità.
La situazione economica in cui si trova oggi l’Italia ha però spinto anche un numero crescente di italiani a venire a prendere la cena calda alla nostra porta. Una buona parte sono persone che hanno perso il lavoro e di conseguenza la casa e, sole, si ritrovano a vivere improvvisando la giornata.
Ma la grave mancanza di lavoro ha colpito anche famiglie intere che a seguito della mancanza di un reddito si sono viste sfrattate, il comune ha messo loro a disposizione uno spazio alla periferia di Novara (TAV) dove prima risiedevano alcuni operai di un cantiere, composto di alcuni prefabbricati. Da queste famiglie arriva la richiesta di un contributo alimentare, così ogni 15 giorni avviene la distribuzione della borsa della spesa e sono circa 60 le famiglie che vengono a prenderla. Ad oggi alcuni volontari con noi si mettono a disposizione per offrire non solo la risposta materiale ma anche una possibilità di ascolto per aprire un dialogo che, nella continuità, divenga una risorsa in più per affrontare le difficoltà.
La possibilità di rispondere ai bisogni è data dai contributi che riceviamo dal Banco Alimentare e da alcuni contributi di chi conosce il nostro operato e vuole sostenerlo sia con una partecipazione fattiva, sia facendoci pervenire cibo o indumenti. La Provvidenza più volte ha manifestato la sua cura per questa opera insegnandoci a camminare nella fede.